Sono torinese e qui vivo da sessantadue anni. Qui ho giocato, studiato, amorazzato e lavorato, fino a poco fa. Qui resto, da pensionato.
Un sagittario, bugia nen.
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Ho deciso di raccogliere qui poesie, scritti brevi e pensieri in libertà. Non vale la pena cercare un filo logico, come quel paraculo filo di Arianna, o al contrario una bava di ragno, in cui restare invischiati.
Niente fili, niente burattini, al massimo ci si lascia prende per mano dalle emozioni per attraversare insieme il fiume, saltellando sui sassi. Cosa che a guardar bene impiccia, ma alle volte rende sicuri o per lo meno permette di cadere giosamente in acqua, insieme.
L’unico legame che vedo è quello dei ricordi, i ricordi bambini, che giocano a nascondersi e fanno buu! da dietro una tenda e scompaiono nel buio. Ma a chi li conosce bene, basta una sfumatura della voce per riconoscerli e dire al volo il loro nome.
In quel lampo i ricordi ritornano cosa dell’oggi, si mescolano al vero in un’insalata in cui neanche lo chef più blasonato distinguerebbe il fresco dal surgelato.
E’ un gioco scherzoso della mente, senza equilibrismi ricercati o concettuali, che combina fatti lontani e apparentemente distanti con altri appena accaduti e li scombina con le fantasie di sempre. Legami a distanza, come i chiarori delle lucciole. Quando si spegne il pulsare di una, subito se ne accende un’altra vicina e poi quella dopo, lungo un filo spezzato, trasparente, fino a tornare alla prima.
Come galoppa la mente, di rimando in rimando, fino a chiudere il cerchio.
Buongiorno Franco Antonio, presentazione bella e accattivante
I ricordi sono come le giliegie, uno tira l’altro (soprattutto se ci regalano ancora emozioni)
Sereno giorno
Gina
… e sono sempre di stagione.
ho letto il tuo articolo sul dipinto di Edoardo Perotti. Molto interessante! E’ possibile avere maggiori informazioni sull’opera? Dove si trova? Sto studiando questo pittore e vorrei poeter avere maggiori informazioni su di lui.
Con piacere! Mando una mail con i miei riferimenti. Un saluto