Auguri di Natale

Eugenio Lauraghi - Il larice - Castelli di carte, 1978, Fogola Editore

Eugenio Lauraghi – Il larice – Castelli di carte, 1978, Fogola Editore

A tutti gli amici l’ augurio di vivere con gioia queste Feste Natalizie, insieme ai vostri cari.

Partì dal fondo la spinta
da un’onda che scosse la chiglia
il risuccchio dal basso del tronco
e i nodi si sciolsero in vene
flusso di linfa salata
lo scoppio verde dei rami
la posa di stupiti gabbiani
e una stella stufa di mare
fatta leggera
per impulso d’amore
cedeva alle vele l’invito
dolce
a farsi cullare

ancora un momento e sbocciata in cometa
il tuffo ad oriente
lungo la via che porta al Natale

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Franco A. Canavesio – Natale 2013
Disegno di Eugenio Lauraghi – Castelli di carte, 1978, Fogola Editore

Tatan tatan

Dal finestrino

Dal finestrino

Ci parliamo io e quella bionda
senza discorsi senza parole
ci parliamo con occhiate di sponda
nel riflesso del finestrino

tatan tatàn
tatan tatàn

Lo scambio non cambia la direzione
il filo che scende il filo che sale
il verde che corre ferro su ferro
occhio di terra va verso il mare

tatan tatàn
tatan tatàn

tatan tatàn
tatan tatàn

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Franco Antonio Canavesio -Tatan tatàn (verso il mare) – 4 Luglio 2013

Si cambia

Si cambia

Ci si può arrestare d’improvviso
sentire il deserto
e aver chiaro che il viaggio
quel viaggio e a quel modo
non può proseguire

nell’ultimo giro di ruota
i vagoni di dietro
disfatti
han svuovato l’inerzia rimasta
anche quella del muovere fluido
delle parole

senza bagaglio
sgombre la mente e le tasche
di fogli e segni a grafite
catarsi pisciare sul ferro
e lo scrollo dell’ultima goccia

spalle al binario punto di svolta

ma di notte non tracciano il cielo
voli di uccelli
in direzione cara agli dei
vibra appena
un risveglio di interni motori
il pulsare dentro
quello vero
distante dal battito ferro su ferro
tra ruota e rotaia

ritmo di passi
cadenza robusta
e insieme canto intonato
che oggi in incerta stagione
si stenta ad accordare
con garbo
in nuova maniera

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Franco Antonio Canavesio – Si cambia – 5 marzo 2013

Viaggio

Untitled, undated - Vivian Maier

Untitled, undated – Vivian Maier

Da tempo abituato a declinare il tempo al passato
mi esercito ogni giorno alla conta dei cerchi
sui larici tagliati

tra le radici il fermento delle formiche
mi insegna il via vai instancabile dei pensieri
anche se dormo le sento muovere
fin sulle dita dei piedi
sono immobile da troppo in questo strano viaggio

A vedervi abbracciati mi rinasce il cuore
e anche se pare tenerezza da terza classe
viene da lontano
con i tempi e le fermate di una tradotta

a ogni stridore sul ferro
il risveglio in una nuova stazione
non che sia importante il cartello col nome
ma un segnale diverso a marcare il percorso

Lo so
abbracciati
arriverete a destinazione

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Franco Antonio Canavesio – Viaggio – 18 febbraio 2013
Fotografia – Untitled, undated – Vivian Maier