Alloro

Alloro

Un piantino comprato al mercato
questo alloro messo a dimora per sfida
dalla portinaia monfrina
nell’aiola del condominio
il suo ortogiardino in città

un mormorare da parte delle madame dei piani bassi
tutte per le rose a mazzi e le peonie sfiancate
non lo volevano neppure i gatti
che passavano di notte a segnarlo di umori

poi sarà per la forma il rigoglio
e l’essere verde in ogni stagione
le malelingue sbocciate in nonne piene d’amore
han smesso di chiedere ogni anno il taglio feroce
ed è cresciuto potente
poche le risorse di acqua e terra a favore
lui stesso stupito di tanta caparbia forza interiore

Ora anche i merli saltellano al fresco
nel becco le bacche
i gatti vengono solo di notte
a cercare la coda dritta della micia a macchie
sentono il vento coi baffi
e girano la testa distratti
dal riflesso di luna
sui tetti

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Franco Antonio Canavesio – Alloro – 12 maggio 2013