Se li conti sono sedici sedie, sette poltrone, due sgabelli e anche sette tavolini.
Troppi, ti accorgi dell’inutile quantità solo quando li devi spostare, radunare, per forza maggiore in un’unica stanza.
Poi tiri dietro la porta e ritrovi lo spazio, respiri, per un attimo vagheggi il repulisti finale. Ma manca la forza, tutto ha un valore, un film associato, un posto fisso in esposizione e allora so già che i pezzi da museo torneranno al loro posto, tutti, rassicuranti, a farmi inciampare nella gimcana tra gambe Luigi qualcosa, riccioli barocchetti, rivestimenti di lampasso, su sedute scomode e schienali da tortura che nel tempo hanno fatto ridere tappezzieri e restauratori. E piangere il mio portafogli.
Mi manca un camino, o almeno una stufa, e poi un’ascia e una guerra, che mi costringa a farli a pezzi e buttarli nel fuoco per scaldarmi, il prossimo inverno.
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Fotografia – Franco A. Canavesio – Sedie