Risveglio

La fille aux perroquets

Martha Nieuwenhuijs – La fille aux perroquets – 2011

E’ sfuggito tra le maglie il profumo del tuo giglio
e l’ho dato al sole e al vento che passavano a braccetto

ho colto di soppiatto il boccio tuo vermiglio
e l’ho chiuso nell’ampolla al centro del mio petto

il verde della foglia che galleggia nei tuoi occhi
l’ho confuso controvoglia nel cespuglio della mente

e lasco ho cinto al collo per dar suono al mio passo
il sonaglio di cristallo del tuo fragile risveglio

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Franco A. Canavesio – Risveglio (canzone) – 19 settembre 2013
Foto: Martha Nieuwenhuijs – La fille aux perroquets – 2011 (per gentile concessione dell’autrice)

Ad ogni fiato

Fang Lijun – da “Il precipizio sopra le nuvole”

Da poco il mattino è cosa normale
il risveglio respira nell’occhio del cielo
la stanza scompare,
il corpo spinge a ogni fiato
i muri distanti
ormai al confine del campo stellare.

Col chiaro, i graffi delle cose fatte
e da fare, sfumano in intreccio
leggero, rete per stelle e farfalle,
rinasce il bruco dell’istante iniziale
volo nuovo, vecchio ogni giorno
del poco tempo di un battito d’ali.

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Franco Antonio Canavesio – Ad ogni fiato – 6 luglio 2013
Fang Lijun – da “Il precipizio sopra le nuvole”

Veglia

Il letto

La notte
del fiume ritrovo il corso disfatto
la ruspa e il mio dorso
sul letto di sassi

l’acqua scorre distante
senza intoppi
non indugia tra i ciotoli
non si perde
in rivoli e gocce

Il muschio si affida alla pioggia
la vita alle pozze
e nella veglia
il guado
la corrente che preme sui fianchi
resta esercizio puro
di mente

ogni passo è una fitta
e la pendola conta e riconta
le schegge della mia schiena
una in più ad ogni tocco

Col primo chiaro il risveglio
apro gli occhi allo specchio
anche stamane disposto
al solito gioco di scambio
la mano in cerca del flusso
a cogliere un po’ di quell’acqua

nella conca di smalto
tracce di bianco
si perdono le ultime gocce.

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Franco Antonio Canavesio – Veglia – 27 aprile 2013

Risveglio III

Meccanismo, movimento e soffiettti di un orologio a cucù - Germania, prima metà dell'Ottocento

Meccanismo, movimento e soffiettti di un orologio a cucù – Germania, prima metà dell’Ottocento

Conforta il risveglio che canta il mattino
quando prevale l’armonia interrotta dell’usignolo
sul primo rotolare d’asfalto bagnato

e non sai se sul ramo più alto
è uno a parlare a se stesso
o sono due a cercare l’amore tra l’acero e il tiglio

forse di fuori è già chiaro il giorno
e i troppi orologi di casa marcano a rintocchi ore diverse
così che di notte non so mai se è giusto
il tempo che vivo

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Franco Antonio Canavesio – Risveglio III – 21 marzo 2013
Foto – Meccanismo, movimento e soffiettti di un orologio a cucù (Germania, prima metà dell’Ottocento)

Risveglio

Risveglio - Patrizia Frezza

Risveglio – Patrizia Frezza

Tra due stecche
giallo il mattino rimbalza
sullo specchio

risveglio freddoloso
le gambe penzoloni
cavalcano un sogno interrotto

indugia il piede a sentire la lana
dolce il contatto
stiracchio la schiena sbadiglio
la micia in poltrona scimmiotta

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Franco Antonio Canavesio  –  Risveglio  –  24 gennaio 2013
Fotografia   –   Risveglio   di  Patrizia Frezza

Risveglio

L'attesa - Giovanni Sarocco

L’attesa – Giovanni Sarocco

E’ tornato d’improvviso il vento
di fine stagione
a fare capriole lungo il crinale del colle

caracolla tra i meli
taglia giù dritto lungo la vigna
fino ai solfati della vasca azzurrina

scarmiglia il ciuffo di canne
già di un tenero verde bambino

e l’ultima chiazza di neve si scioglie
risveglia anche ai pali dritti sui bordi
la nostalgia di mettere a balia
gracili gemme
non ancora dischiuse

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Franco A. Canavesio – Risveglio – 11 gennaio 2013
Foto – L’attesa – Giovanni Sarocco