Quel traversare di pensieri tra le rive di mari
distanti
dava senso alla quotidiana urgenza del nostro amore
lettere marchiate espresso
una al giorno
le tue nella casella d’albergo dov’ero in vacanza
le mie portate in villa dalla postina che canticchiava
l’amour
l’amour
E sapevamo tracciare con voci diverse
gli stessi significati di appartenenza
io vedevo i tuoi occhi la tua figura nei riflessi
tu sentivi la mia presenza nell’ aria
che veniva dal mare
Non eravamo sdolcinati con ciocche tra i fogli
si scriveva sulle onde
ritmici sussulti i tuoi segni rotondi
come riccioli ad anelli
il mio tratto scomposto
con l’inchiostro a singulti
un’estate a distanza
via vai d’amore
su traghetti di parole
nella bonaccia d’agosto
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Franco Antonio Canavesio – Frammenti di un’altra stagione (I) – 1 aprile 2013