Vapore d’un momento

Mimose

Ritrosa al contatto
la mimosa
boccoli biondi
vapore d’un momento
chi così fragile l’ha scelta
segno di donna
non la primula e la viola
o più gagliarda di giallo e di sentore
la ginestra
a caso s’aprì un giorno la finestra
sul giardino riva mare
e lei s’offrì
un soffio
allo sbuffo di grecale.

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Franco A. Canavesio – Vapore d’un momento – 8 marzo 2014

Dalla finestra

Dalla finestra

Mi richiama alla finestra
con l’ondeggiare alla brezza
la fronda del tiglio salito oltre il bordo
è il primo anno che osa così in alto
o forse è solo mutata la visuale
e sono io che ho scostato le tende
più attento al saluto della foglia

Sarà la pioggia e il bere incessante
delle radici
e questo crescere fragile
al chiarore del sole e del lampione
a far temere lo schianto
ma intanto godo il rigoglio
un palmo a settimana
e misuro il potere del verde
ipnotico
che frulla sul rosso

luccica l’acqua
sulla foglia
e sul tetto di coccio

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Franco Antonio Canavesio – Dalla finestra – 29 aprile 2013

Un abito a fiori

Audrey Hepburn

La prima volta fu uno sguardo a distanza
tu affacciata alla finestra di fronte
mossa flessuosa
il gesto amoroso coi fiori

fresco il saluto
prima il sorriso e un cenno del capo
poi l’agitare di mano

Un po’ dopo l’incontro per strada
il tempo di scambiarci il nome
due parole sulle nuvole, il vento
e il rosazzurro dei giacinti appena sbocciati

“dovresti sentire il profumo …”
non credevo
il tu, il profumo, un invito

Indosso un abito a fiori scollato
già a piedi nudi in aprile
guardavi maliziosa, come gatta in amore

Accadde,  ma per poco
quel tanto da farmi scaldare la testa
e infiammare un inizio di estate

d’agosto il viavai del trasloco
i vasi lasciati al custode
pativano il secco, poca la luce

vita grama in città, dietro gli scuri.

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Franco Antonio Canavesio  –  Un abito a fiori  –  14 gennaio 2013
Foto Audrey Hepburn

Il nostro gioco

Padrona di casa – Silvano Ruffini

Sai da tempo che sto alle burle
e ogni giorno ti sporgi a una finestra diversa
per invitarmi al tuo gioco
una specie di battaglia navale

Oggi ti affacci in bi tre e domani?
Sei punti per me se indovino
quando sbaglio uno va a te
il traguardo è fissato a novanta

la regola è ingiusta e mi è chiaro che sei favorita
vincerai alla lunga   non so bene che cosa

Ho anche segnato su un foglio il percorso del tuo apparire
per cercare di scoprire il disegno dei tuoi movimenti

segmento azzurro se sali
rosso dall’alto al basso
giallo se non usi le scale

un intrico privo di senso
quasi usassi i dadi, per decidere il salto da fare

tu insisti col dire che c’è sotto un criterio preciso
e non ho più la fantasia di un tempo
mente aperta a capire il tuo moto

Ma intanto ci vediamo ogni giorno
e il senso del nostro giocare sono gli sguardi
intreccio di fili
ci lega una rete, un groviglio di punte e colori.

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Franco Antonio Canavesio – Il nostro gioco – 26 ottobre 2012
Padrona di casa – fotografia di Silvano Ruffini