
La prima volta fu uno sguardo a distanza
tu affacciata alla finestra di fronte
mossa flessuosa
il gesto amoroso coi fiori
fresco il saluto
prima il sorriso e un cenno del capo
poi l’agitare di mano
Un po’ dopo l’incontro per strada
il tempo di scambiarci il nome
due parole sulle nuvole, il vento
e il rosazzurro dei giacinti appena sbocciati
“dovresti sentire il profumo …”
non credevo
il tu, il profumo, un invito
Indosso un abito a fiori scollato
già a piedi nudi in aprile
guardavi maliziosa, come gatta in amore
Accadde, ma per poco
quel tanto da farmi scaldare la testa
e infiammare un inizio di estate
d’agosto il viavai del trasloco
i vasi lasciati al custode
pativano il secco, poca la luce
vita grama in città, dietro gli scuri.
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Franco Antonio Canavesio – Un abito a fiori – 14 gennaio 2013
Foto Audrey Hepburn