Un fuoco consuma nell’ombra
scioglie la cera delle riserve nei tuoi confronti
ritrovo l’anima e il fiato per un colloquio
basta domande
date in risposta a domande
non devo lasciare che sfugga
questa traccia continua di luce
Che scavino gli occhi
fin dove arriva lo sguardo
magari con un gioco di specchi
a toccare l’oro
caduto fuso sul fondo
perchè il legame che un tempo
faceva di noi un tutt’uno
era d’oro
un nastro lucente capace a renderci
troppo uguali e splendenti
fino a che l’occhio si è chiuso, a difesa
per troppo nitore
Ora voglio scoprire di te metalli modesti
capaci a legare col fuoco altri elementi
meteore da altri pianeti
preziose a me
non importa se meno brillanti
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Franco Antonio Canavesio – Legami – 16 novembre 2012