Sai da tempo che sto alle burle
e ogni giorno ti sporgi a una finestra diversa
per invitarmi al tuo gioco
una specie di battaglia navale
Oggi ti affacci in bi tre e domani?
Sei punti per me se indovino
quando sbaglio uno va a te
il traguardo è fissato a novanta
la regola è ingiusta e mi è chiaro che sei favorita
vincerai alla lunga non so bene che cosa
Ho anche segnato su un foglio il percorso del tuo apparire
per cercare di scoprire il disegno dei tuoi movimenti
segmento azzurro se sali
rosso dall’alto al basso
giallo se non usi le scale
un intrico privo di senso
quasi usassi i dadi, per decidere il salto da fare
tu insisti col dire che c’è sotto un criterio preciso
e non ho più la fantasia di un tempo
mente aperta a capire il tuo moto
Ma intanto ci vediamo ogni giorno
e il senso del nostro giocare sono gli sguardi
intreccio di fili
ci lega una rete, un groviglio di punte e colori.
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Franco Antonio Canavesio – Il nostro gioco – 26 ottobre 2012
Padrona di casa – fotografia di Silvano Ruffini