Questione di luce

Mocucco Torinese - Dal castello, verso il piano

Mocucco Torinese – Dal castello, verso il piano

In ultimo è questione di luce
la scelta tra valle e monte
se rintanarsi nel folto o darsi alla fuga nell’aria
oltre il profilo dei colli

ho scelto
le vigne pettinate
le pezze di verde imbastite di ombre
case e campanili, un ricamo sui poggi
e più avanti il piano
cucito sul filo dei monti

mi fermo
ho timore a volare fin là
già il primo giorno.

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Franco. A. Canavesio – Una questione di luce – 18 ottobre 2013

Colazione per due

Martha Nieuwenhuijs - La camicia - 2013

Martha Nieuwenhuijs – La camicia – 2013

Lo ricordo bene
quella mattina mi risvegliai con la fuga in volo dell’uccello nero
un merlo forse
visto che era di febbraio

accanto c’era il tuo candore steso e una camicia
biancostirata
pretenziosa l’ idea di un bagno di latte tiepido
a mollo dentro la tazza del mattino

due giri di cucchiaino e l’onda del tapporosso
ridevo alle tue finte di affogare
un gioco salvarti
labbra sul bordo
succhiarti dalla spuma chiara.

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Franco A. Canavesio – Colazione per due – 22 novembre 2013
Foto: Martha Nieuwenhuijs – La camicia – 2013 (per gentile concessione dell’Autrice)

La casa

Casa affresco - Copia

Anche se è il sud che la guarda
la casa ha viso d’oriente
giallo di lacca limone
e tre file di occhi vogliosi
perchè in due strabuzza lo sguardo
a mirare dappresso e distante
e bere tutta la luce

è buffo
ma a volte mi chiedo se è femmina o maschio
per via del baffo
che spunta tra bocca e naso
con quel vezzo di taglio diritto
squadrato a balconcino

quando ride
ci entra ci esce l’aria che viene dai colli
e a seconda del tempo
una furia gli scuri fanno a cazzotti col vento
o quieti si aprono ai refoli biondi
e giocano a rimpiattino

sul lato
una crocchia d’ulivo sporge dal muro
e oltre gli antichi mattoni
un duetto di odori le prove di canto
della salvia
e del rosmarino

un passo
e il profumo si tuffa dal muro
nel mare di coppi colli pianure
fino alla linea dei monti
dipinta su un velo
azzurro e turchino

di notte
anche la luna la guarda per ore
dal campanile di fianco
e segna un rintocco a ogni giro
mentre il silenzio orecchio più fino
li conta due volte
quando lontano risponde
la squilla
di Marentino

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Franco. A. Canavesio – La casa – 10 novembre 2013

Col dietro degli occhi

Bonsai melograno

Col dietro degli occhi e i nervi
che s’incrociano in mezzo agli orecchi
ho colto la danza dell’acqua
a saltelli giù per le spalle
e gli gnomi nelle fibre del tronco
a contare i nodi e gli anelli
uno ad uno
fino al midollo

nei canali del fiato
tùrbine
denso di foglie
nelle vene del collo
succo di fragole rosse
scrocchiare di ossa
all’aprirsi di braccia
già legno verde
di bosco

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Franco A. Canavesio – Col dietro degli occhi – 9 ottobre 2013

Si contano ancora i capelli

mummia mummia

Per avere rispetto di un corpo
devi per forza averlo toccato
almeno una volta
da vivo
sapere il suo nome
chi il padre e la madre?

E quanto dura il rispetto
un anno
il tempo della pelle
o di più
quello delle ossa?

Se sono passati cinquemila anni
non potremmo essere tu ed io
i figli dei figli dei suoi figli
a dire insieme
no
non lo voglio in una teca sottovuoto
illuminato come prototipo di un rito
perduto

e intanto ascoltiamo voci
stupite

guarda… si contano ancora i capelli.

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Franco A. Canavesio – Si contano ancora i capelli – 5 ottobre 2013