Il legno del trave, lo tocchi
per membra compatte
il respiro, ad altezza ridotta
In casa, seduti, la sera
col libro e il bicchiere
tonda, sul letto, la ciambella del gatto
C’è tutto, a distanza di un braccio
il fuoco, l’acqua, la finestra sul monte
col vicino il muro maestro
uno scampolo d’erba, in comune
senza guardarsi negli occhi
Qui non si spreca neppure uno sguardo
Il vasto è di fuori
ogni giorno
oltre il colmo dei tetti
nella lama di luce
che taglia poligoni azzurri
ogni notte
nel brillio delle lose
quando tornano a gocce
gli astri vaporati dal bosco
a ogni ora
nel canto, che ho dentro
nel vasto respiro
di piccole cose.
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Franco A. Canavesio – Geometrie di Borgata – 22 agosto 2013