Ero stufo e sono nato di otto lune
contromano
alla veloce
e nel verso ahimè sbagliato
tanto che anche adesso
che il cranio è ormai pelato
il tuffo con la testa è un disagio
mi sento il baricentro
spostato all’indietro
i piedi vanno avanti
il capo sta a rimorchio
e stenta a comandare
sull’istinto
ancestrale
Nell’infanzia ingarbugliata
la costante del cordone
boa pitone
cobra umano
serpente da peccato originale
che strozza e lascia i segni
tatuaggi nei polmoni
storie ambigue sulla pelle
disegnate a graffi e macchie
con la lingua a due punte
con l’aguzzo del suo dente
instillato
di veleno
Poi la pelle s’è mutata
sforzo vano
da titano
i disegni sono netti
più di prima
con la luce del new age
allo specchio della mente
la pittura del veleno è di un tono adatto ai tempi
di un verdino
eco-chic
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Franco Antonio Canavesio – Sono nato – 15 luglio 2013