Ti scrivevo canzoni l’han fatto tutti
anche i maestri
mettendo in bocca ad altri innamorati il timore dei loro sorrisi
e tra le note raccoglievo corolle
dai rami e tra l’erba
insieme alle tinte mescolavo un po’ dell’ essenza
rubata alla fioraia del chiosco
tu con l’occhio e l’orecchio un poco turbati
da queste delicatezze
guardavi indecisa le amiche
In me non c’era imbarazzo a mostrare tenerezza d’amore
e forse neanche mi accorgevo delle altre
solo avrei voluto che fossi tu a intonare il mio canto
non solo far da sfondo al colore
con la pelle il profumo
e il tuo nome
di fiore
di campo
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Franco Antonio Canavesio – Fiore di campo (Margherita) – 11 maggio 2013