Rotea il capo e la fessura degli occhi
alle curve dei falchi sul colle d’aranci
un tiro distante è l’azzurro più denso del mare
calma piatta e la vampa non sfianca
il vibrare delle cicale
e i palmi verde celeste del fico
fan guerra con nubi di strali
fan pace coi coralli maturi
offrendoli al mio passare
calura e cerco una fonte
e una ninfa riflessa che muta mi prenda la mano
mi insegni la pietra serena
tra chiome più fitte
su cui riposare
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Franco Antonio Canavesio – Contatto III (Sicilia) – 5 maggio 2013