La tua mano

Eduardo Chillida - Tindaya  (1996)

Eduardo Chillida – Tindaya (1996)

C’è rischio di perdersi al chiuso
con lo stesso sgomento del vuoto
che entra ed esce dai buchi
e non basta una lama di luce
a tagliare fette di muri
lontani ma duri
come fossero a un metro dal naso

sento il cemento vibrare
forza di terra
la polvere sale le nari
terra sul cielo
forse mi sento protetto dal chiaro
e il vuoto racchiuso ha un senso di chiesa
forza del cielo
la tua mano
mi accompagna

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Franco Antonio Canavesio – La tua mano – 13 febbraio 2013
Foto  di Eduardo Chillida – Tindaya – 1996
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Eduardo Chillida - Tindaya  (1996)

Eduardo Chillida – Tindaya (1996)

 

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