Dici di essermi amica e sei come la notte
alzi pareti di mattoni anneriti
non mi prende la danza dei tuoi filosofi
agghindati di smalto
impegnati a tracciare aforismi sui muri
complice quel cerchio di luna
artificio da planetario
Voglio godere la luce diretta del giorno
circondato da gente viva
che mi tocca
allacciando le braccia al mio collo
parla senza timore di usare parole di casa
di alzare la voce
guardandomi in fronte
e a te suona banale
quel tono fraterno che va nel profondo
e mi scalda nel petto
La luna riflette bagliori dai tuoi spazi mentali
giganti
un muto astro d’inverno
distante
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Franco Antonio Canavesio – Distante – Novembre 2012
Foto – Zdzisław Beksiński – Untitled