Accesi i capelli da un’instancabile voglia di fare
ti misuravi col nuovo di ogni colore
entusiasmo di scatti su un fondo robusto
capace a incassare
e far maturare anche le pietre
oggi posso dire che ho amato
il tuo interpretare il lavoro
e anche molto di più la tua figura
a quel tempo raccolta su fogli
rinchiusa in cartelle a colori
uno per ogni progetto nell’armadio d’ufficio
Farebbe sorridere adesso
scoprire che c’erano tracce di significati nascosti
ma sulla distanza i pudori vengono meno
rileggo per caso le carte
e salta fuori la voglia di fare chiarezza
raccontare quello che avrei voluto che fosse
forse solo convincere me stesso
che non c’è stato il vuoto
e quel mio perenne timore a coltivare
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Franco Antonio Canavesio – Archivio – 13 Novembre 2012