Nel 1964, per l’esposizione nazionale svizzera a Losanna, Jean Tinguely creò il suo Heureka, poi esposto allo Zürichhorn. Le sue macchine sono divenute in tutto il mondo un simbolo della società dei consumi e dell’industria, che si esaurisce nella sua attività frenetica e finisce nell’assurdo.
Può il vento o la pioggia
risvegliare mostri pesanti
garbuglio di guizzi repressi
solo possibili a singoli pezzi
o piccoli gruppi oliati
non orologi pensati da menti perfette
differenti insiemi di cose nate per muovere
destinate a ritmi scomposti
o a stare posate
per sempre
Trasformare il moto
in dimensione assurda
di pesantezza
una macchina greve
cigola inceppa
singulti
si ferma
il vento suona lamine storte
la ruggine beve gocce di pioggia
rossa
si scioglie
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Franco Antonio Canavesio – Movimenti – 6 novembre 2012