Carnaby Street

Quando dormo non sono io a pensarti
il regista devoto che sta dentro
conosce a menadito i miei gusti
e col chiudere degli occhi
attacca con le scene più amate

Tu compari briosa sempre uguale
vestito opticalart lungo una spanna
da far girare la testa
io una cravatta a colori beat floreale
shopping pazzo a Londra
un negozio in Carnaby Street

Mostri le gambe disinvolte
sui tacchi per metterti al mio pari
e ridi tirandomi la mano
scherzando sul doppiopetto nero

E al mare col bikini grigio topo
infili la mia maglia preferita
(quella a macchie viola e bianche)
e ti butti in acqua dagli scogli
giusto per farmi imbestialire

Il regista ha tutto chiaro va a memoria
il copione l’ha lasciato in naftalina
il trovarobe invece è un imbranato
e il tuo abito non sa dov’è finito

la cravatta invece è arrotolata in un cassetto
a vederla non sembra sia sbiadita

mi tremano le mani
stasera proverò a rifare il nodo

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Franco Antonio Canavesio  –  Carnaby Street  –  20 ottobre 2012

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