Tango

Un disegno bislacco governa i tuoi passi
addestrati al tacco ma l’incedere è incerto
un andare ingessato non certo di danza

tra mobili e quadri di una casa agiata
mucchi di cose a tuo dire ordinate
sono ferme da anni spolverate con cura

supporto morale per gambe inchiodate

Il nostro rapporto è perloppiù epistolare
ma anche il telefono fa la sua parte
ti scrivo due righe rispondi a fiumi
megabite di messaggi letti inviati

per sicurezza hai scelto una vita
chiusa in parentesi a più dimensioni
scudi reali e firewall virtuali
e anche in questo la rete ti aiuta

Quando ti chiedo di venire a trovarmi
arriva pronta sempre una scusa
il gatto sta male, ho il raffreddore
ho allagato la casa,il lavoro mi uccide

Finirà che una sera preparo un blitz
apro la porta abbasso i tuoi scudi
basta telefono spengo il pc
e per bloccare una crisi di nervi
ti tiro fuori un vestito attillato
scarpe col tacco e calze di seta
via da casa e scuola di ballo

Per cominciare valzer o tango?
Ho capito stasera decido io
va bene Gardel

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Franco Antonio Canavesio  –  Tango  –  18 ottobre 2012