Questo è uno degli ultimi ponti
su cui mi posso fermare
a vedere un treno che passa.
Ora i convogli viaggiano sotto
l’arrivo in città è in un buco
uguale di giorno e di notte,
non c’è più quel lento avanzare
tra le case dei ferrovieri
con gli orti affacciati ai binari
e il gioco di bocce cintato
da traversine dismesse.
Se di sera e il segnale sul rosso
si vedeva fin dentro le case
traverso finestre socchiuse
incuranti di fumo e rumore
quell’odore di binari e vagoni
che non so descrivere a parole.
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Franco Antonio Canavesio – Dal ponte – 1 ottobre 2012