A quindici anni
sono finiti i giochi innocenti
al confine tra sabbia e mare
e lo stare addossato alla roccia
a scrutare sirene e delfini
ha un che di sensuale.
Questo contatto di pelle
con la pietra calda di sole
muove le voglie
l’occhio segue la curva
di un corpo disteso
ne traccia il contorno
con mano che trema
strappa il velo.
Un’onda sbolle il pensiero.
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Franco Antonio Canavesio – Turbamento – agosto 2012