Non venitemi a dire che manca il respiro
che cè bisogno di spazi immensi
segnati da un nastro di strada
e tanta polvere e sole.
Qui la distanza non si conta
a giornate in sella a un cavallo
l’occhio trova sempre una casa, una pianta
un buon motivo d’indugio
per fermarsi e fissare un paletto
mai volesse qualcuno misurare
quanto cè da qui all’infinito.
Preferisco andarci a piedi
seguendo le curve d’asfalto
ogni tanto taglio dritto sui campi
per sentire l’odore dell’erba
e insieme far perder le tracce.
La mia direzione è il sud
viaggio a piccole tappe
con la luce diretta negli occhi
questo è il mio Grand Tour.
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Franco Antonio Canavesio – Grand Tour – 26 settembre 2012