Fessure

Alberto Pancorbo – Poblada soledad

Trasloca il dolore
e lascia sempre qualcosa
pacchi annodati alla meglio
posati su sedie azzoppate
una scusa per ritornare

vano serrare paletti
sa di fori e filure
dove passa giusto il pensiero.

Da bravo cane si accuccia
nell’incavo sotto i ginocchi
tiepido amico
appena ti muovi ti lecca
come se fossi il padrone
ma il bastardo ha coda di drago
improvviso sferza i fianchi
cagna a sangue i polpacci.

Poi si acquieta la bestia
torna pensiero
rovello sottile
sfuma sotto la porta
resta nell’aria il guaire
il suo, il mio
non riesco a distinguere quale.

______________________________________________
Franco Antonio Canavesio  –  Fessure  –  Settembre  2012