Ti porgo acini d’uva su una foglia di vite
e more calde dell’ultimo sole di agosto
in bocca, una ad una
colgo dal muro l’ultimo fiore del cappero
tardivo e sfumato come lo sfiorarti
iniziato per gioco
scene viste e riviste nei film in BN e a colori
con qualche variante di frutto o corolla
guarnite al miele d’arancio
Ma qui siamo tu ed io, il regista è in pausa
il tecnico ha spento le luci
niente artifici di scena
il tuo riso, le labbra macchiate di succo
l’ultimo chicco stretto tra i denti
mi lanci uno schizzo, la foglia col fiore.
Sembri dire che solo lo scuro lascia un segno
tweet a me già marchiato dal lutto di altri capelli
dall’abisso che stava dietro ad altri occhi.
________________________________________________
Franco Antonio Canavesio – Spot – Agosto 2012