Se abitassi sul fiume, il mattino presto aprirei le finestre ad acqua, vento e luce, mi perderei a giocare coi riflessi, a ridipingere pareti e cielo.
Disegnare a nuovo il cielo
come riflesso sull’acqua
fermo vederlo vibrare
di tremuli ciuffi di bianco
corre sicura l’acqua
passa a quella a venire
i segni del percorso da fare
proprio gli stessi cammini
e scorre sempre uguale
Ridipingere il cielo a tessere
accostando i riflessi sui vetri
fermo vederlo mutare
a ogni sbatter di scuri
Soffia dritto il vento
passa all’aria a venire
i segni del percorso da fare
proprio gli stessi canali
e soffia sempre uguale
Accendere il cielo al mattino
con colpo improvviso di bianco
vederlo riflesso sui muri
su antichi prismi in cristallo
muove veloce la luce
passa al raggio a venire
i segni del percorso da fare
lo stesso dritto sentiero
e muove sempre uguale
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Franco Antonio Canavesio – Presto, al mattino – Agosto 2012