Oggi mi sono sentito improvvisamente felice.
La pelle delle mia braccia era felice, di sentire la vicinanza della persona seduta accanto in metropolitana. Le mie gambe erano felici, di salire i gradini e andare a passo veloce verso la vita dei portici. I miei occhi erano felici, di vedere i piccoli frutti gialli del Ficus Virens bonsai, nella mezza luce di una vetrina.
Due raggi di sole e una pagina di Pessoa, un mezzo miracolo.
….
Sono un custode di greggi,
Il gregge è i miei pensieri
E i miei pensieri sono tutte sensazioni.
Penso con gli occhi e con le orecchie
E con le mani e i piedi
E con il naso e la bocca.
Pensare a un fiore è vederlo e odorarlo
E mangiare un frutto è conoscerne il significato.
Per questo quando un giorno di calore
Mi sento triste di goderlo tanto,
E mi distendo lungo nell’erba,
E chiudo gli occhi accaldati,
Sento tutto il mio corpo disteso nella realtà,
So la verità e sono felice.
Fernando Pessoa – Il custode di greggi – IX – Le poesie di Alberto Caeiro (2002) Passigli Editore
Mi sento un po’ responsabile per questa tua improvvisa Pessoite acuta, che però in fondo è piacevole e non disturberebbe anche se cronicizzasse….
Al momento è in fase acuta e la sopporto benissimo!